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Pier Paolo RIVELLO
Pier Paolo Rivello, Presidente del tribunale militare di sorveglianza, ha rivestito per molti anni la carica di Procuratore Capo presso la Procura militare di Torino. In tale veste, oltre a compiere un’ampia attività investigativa diretta a stroncare il fenomeno del “nonnismo”, ha svolto, a seguito del rinvenimento del cosiddetto “armadio della vergogna”, ove erano stati “insabbiati” i procedimenti per crimini di guerra, numerose inchieste che hanno permesso l’individuazione di alcuni criminali nazisti, mandanti di efferati eccidi perpetrati in territorio italiano nell’ultima fase della seconda guerra mondiale. All’esito di tali indagini, il Tribunale militare di Torino, in conformità alle richieste formulate dallo stesso Procuratore militare, ha condannato all’ergastolo, nel 1999, due fra questi imputati, Theo Saevecke, autore dell’eccidio avvenuto a Milano il 10 agosto 1944, e Siegfried Engel, responsabile delle stragi della Benedicta, del Turchino, di Portofino e di Cravasco; successivamente, nel 2006, vi è stata la condanna all’ergastolo di Gerhard Dosse, per gli eccidi che insanguinarono l’area dell’Albenganese. L’impegno profuso in tale attività ha indotto il Comitato Provinciale di Alessandria dell’ANPI a concedergli l’iscrizione ad honorem. Il 28 marzo 2000 il Comitato Provinciale di Milano dell’ANPI gli ha conferito il “Premio di fedeltà alla Resistenza”, con la motivazione: “insigne studioso e magistrato nel cui operato l’alto senso del proprio dovere si coniuga con una profonda sensibilità per i valori fondativi della democrazia repubblicana, con tenace impegno ha avviato e istruito l’azione penale a carico dei responsabili di alcuni tra i più delittuosi episodi dell’occupazione e del terrore nazista e fascista in Liguria, Piemonte e Lombardia, contribuendo in modo determinante alla riaffermazione di princìpi di giustizia, di valori democratici e di una memoria storica per cinquant’anni negati”. Il prof. Rivello ha insegnato procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, poi presso l’Università Statale “La Bicocca” di Milano, ove ha tenuto un corso dedicato al diritto e alla procedura penale sovranazionale. Ha quindi svolto l’insegnamento di diritto e procedura penale militare per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Strategiche a Torino, e la docenza di diritto e procedura penale militare presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Dall’anno accademico 2005/2006 è titolare del corso di procedura penale presso l’Università “Bocconi” di Milano. Negli anni 2005 e 2006 è stato Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati militari, attualmente è Vice-Presidente . E’ autore di oltre trecento cinquanta pubblicazioni sulle principali riviste giuridiche italiane, e delle seguenti monografie: Letture dibattimentali e maxiprocessi (Giuffrè, 1989); Il giudizio immediato (Cedam, 1993); Profili di procedura penale militare (Giappichelli, 1995); L’incompatibilità del giudice penale (Giuffrè, 1996); Il dibattimento nel processo penale (Utet, 1997); La struttura, la documentazione e la traduzione degli atti (Giuffrè, 1999); Il giudice unico nel processo civile e penale (Utet, Torino, 2000); Procedura e ordinamento giudiziario militare. Giurisdizione penale internazionale (Giappichelli, 2000); Lezioni di diritto penale militare (Giappichelli, 2007). Con specifico riferimento alla ricostruzione storico-giuridica degli eccidi nazifascisti perpetrati in Italia vanno menzionati i due seguenti volumi: Quale giustizia per le vittime dei crimini nazisti ? (Giappichelli, 2002); Il processo Engel (Le Mani, 2005); L’esperienza maturata nel campo dei crimini di guerra lo ha condotto a redigere, in collaborazione con altri studiosi, un libro sul processo di Norimberga.

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